Progetto - Anno
Consulenza tecnica per la predisposizione del PIANO ZONALE TRIENNALE PER LA PRIMA INFANZIA. Ambito Territoriale Distretto 5. (Anno 2010-2012)
Committente
Distretto sociale 5 - Melzo
Pubblicazione
PIANO ZONALE TRIENNALE PER LA PRIMA INFANZIA. Ambito Territoriale Distretto 5.
(Anno 2010-2012)
Breve descrizione
Con il Piano Zonale Triennale per la Prima Infanzia l’Ambito Territoriale Distretto 5
si è voluto dotare di uno strumento di programmazione locale in grado di
consentire di riconoscere la presenza sul territorio di un ricco tessuto di unità di offerta e di
porre le condizioni per una più efficace “governance” del sistema degli interventi.
Il sistema di servizi per la prima infanzia presente sul territorio, pur mostrandosi
molto dinamico, è sempre stato lasciato solo nei suoi processi di crescita e di
consolidamento senza essere sufficientemente governato in un contesto di Ambito.
Ciò ha prodotto inevitabili dispersioni, con evidenti rischi di sovrapposizione degli
interventi e di forti aree di scopertura della domanda.
Una domanda, quella di servizi per la prima infanzia, che è cresciuta enormemente
negli ultimi anni in primo luogo per l’aumento dell’occupazione femminile, ma anche
per la funzione che essi hanno assunto nel favorire la conciliazione tra obiettivi e
impegni professionali delle donne da un lato e responsabilità familiari dall’altra.
Alla crescita della domanda da parte delle famiglie non è corrisposta un’offerta
altrettanto dinamica: la disponibilità di servizi per bambini fino a 3 anni è cresciuta in
in Italia negli ultimi vent’anni passando dal 6% all’attuale 16%, secondo alcune stime
recenti effettuate considerando sia l’offerta pubblica che quella privata . Siamo
tuttavia ancora molto distanti dall’obiettivo europeo di Lisbona che indica nel 33% il
grado di soddisfacimento della domanda di servizi da raggiungere entro il 2010.
Come sappiamo la situazione sul territorio nazionale è estremamente eterogenea: si
va oltre il 25% in Toscana e in Emilia Romagna, si è al di sotto del 6% in regioni
come la Puglia e la Calabria.
Nella provincia di Milano la situazione è molto più incoraggiante se si pensa che il
grado di copertura è di circa il 24% e nella sola città di Milano viene superata la
soglia del 30%. Secondo il Centro Studi ALSPES che ha condotto nel mese di giugno
(2010) un’indagine sui servizi per la prima infanzia nei Comuni del Distretto 5, il grado di copertura della
domanda delle famiglie considerando insieme offerta pubblica ed offerta privata è
pari al 18,6%. Una percentuale senza dubbio al di sotto di quella stimata a livello
provinciale, ma non molto distante dal valore medio dei Comuni della provincia al
netto della città di Milano. Proprio per aumentare il soddisfacimento della domanda di servizi per la prima
infanzia l’Ambito Territoriale Distretto 5 ha predisposto il Presente Piano Nidi con
l’obiettivo di incrementare l’offerta pubblica acquistando posti nelle unità di offerta
privata rendendoli accessibili alle famiglie alle stesse tariffe praticate negli asili
comunali, come indicato nella DGR 11152 del 3.02.2010.
Il Piano Nidi dell’Ambito è uno strumento volto a dare ordine ed orientamento all’offerta di servizi per la prima infanzia all’interno di un quadro programmatorio distrettuale. Gli obiettivi che si è preposto il Piano Zonale Triennale dell’Ambito di Melzo possono essere così sintetizzati:
Rispondere alla domanda di servizi per la prima infanzia che non viene attualmente soddisfatta dall’offerta pubblica, acquisendo nuovi posti dall’offerta privata e garantendo alle famiglie parità di trattamento;
Cogliere l’opportunità di attivare uno strumento di “governance” locale delle politiche per la prima infanzia attraverso il coinvolgimento attivo ed integrato di quasi tutti i soggetti pubblici e privati impegnati nell’offerta di servizi;
Realizzare una prima mappatura dell’offerta di servizi per la prima infanzia presenti nei Comuni dell’Ambito al fine di facilitare la pianificazione e il coordinamento degli interventi.
Porre le condizioni per la costruzione di un sistema di monitoraggio della domanda e dell’offerta dei servizi utile a fornire informazioni e dati integrati finalizzati alla valutazione del fabbisogno delle famiglie e alla rendicontazione degli interventi.
Introdurre attraverso il sistema di convenzionamento con l’offerta privata un sistema di indicatori di qualità che inducano un innalzamento degli standard di qualità e rendano più uniformi le prestazioni e le performance delle unità di offerta, siano esse pubbliche che private.
Metodologia
Sulla base dei dati forniti dall’ASL sui servizi per la prima infanzia che avevano l’autorizzazione al funzionamento presenti negli 8 Comuni dell’Ambito, si è proceduto ad un censimento delle unità di offerta, integrando le informazioni ricevute dai Servizi dei singoli Comuni. Una volta ricostruito il quadro dei servizi attivati nel territorio si sono contattate le unità di offerta somministrando loro un questionario strutturato allo scopo di ricavare informazioni dettagliate sulla gestione dei posti bambino, sulle liste di attesa, sui costi sostenuti e sulla conformità ad una batteria di standard di qualità appositamente predisposta. Oltre ai dati ricavati dall’analisi dei questionari restituiti (14 su 15 inviati), l’analisi si è avvalsa delle schede regionali ex circolare 4 inviate all’Ufficio di Piano per la rendicontazione 2010.
La finalità della rilevazione era quella di verificare la conformità delle unità di offerta mappate rispetto ad una serie di standard di qualità indicati dall’Ambito.